Quali disposizioni si applicano agli integratori alimentari?
In Svizzera gli integratori alimentari sono classificati come derrate alimentari dalla legge e sono disciplinati dal diritto sulle derrate alimentari. Oltre all’ordinanza sugli integratori alimentari (OIAl), agli integratori alimentari si applicano tutte le altre leggi e ordinanze contenute nel diritto sulle derrate alimentari.
In Europa e in Svizzera gli integratori alimentari devono essere solo notificati all’autorità competente, non esiste «un’autorizzazione» ufficiale in questo senso. Non viene effettuata una verifica della qualità e dell’assenza di rischi da parte di un’autorità pubblica. In Svizzera i produttori devono verificare personalmente la sicurezza dei propri integratori alimentari e devono garantire che i prodotti realizzati e distribuiti siano conformi ai requisiti di legge e sicuri (controllo autonomo).
Su vari siti web di distributori di integratori alimentari viene spesso affermato che gli integratori sono autorizzati o certificati. Questo non è vero. Al contrario, tali promesse pubblicitarie spesso denotano che il sito e l’offerta non sono seri.
In Svizzera sono consentite derrate alimentari contenenti CBD?
Il CBD (cannabidiolo) viene estratto dalla pianta della cannabis o prodotto sinteticamente. Fino ad ora, il CBD non è stato autorizzato come ingrediente alimentare né in Svizzera né in UE. Non vi sono ancora studi sufficienti per valutarne la sicurezza. Inoltre, vi sono evidenze di effetti indesiderati, ad esempio al fegato. Pertanto, le derrate alimentari contenenti CBD non sono legali sul mercato.
In Svizzera, le derrate alimentari contenenti cannabinoidi come il CBD o estratti dalla Cannabis sativa L. vengono considerate nuovi tipi di derrate alimentari (Novel Food).
I prodotti derivati da Cannabis sativa L. o dalle sue parti, che prima del 15 maggio 1997 sono stati utilizzati in misura significativa come derrate alimentari e in modo sicuro e documentato nell’UE, non sono considerati in Svizzera nuovi tipi di derrate alimentari. Si tratta soprattutto di semi di canapa, olio di semi di canapa, farina di semi di canapa e semi di canapa sgrassati. Inoltre, in Svizzera neanche il tè a base di foglie di Cannabis sativa L. è considerato un nuovo tipo di derrata alimentare. Quest’ultimo può essere utilizzato senza autorizzazione per aromatizzare gli alimenti.
Finora nell’UE sono già pervenute numerose richieste di autorizzazione per il CBD come nuovo tipo di derrata alimentare. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha però identificato numerose lacune nei dati per quanto riguarda la sicurezza e ha sospeso la procedura.
Anche in Svizzera sussistono delle preoccupazioni per la sicurezza (evidenze di possibili danni al fegato) e, al momento, non è possibile valutare in via definitiva la sicurezza del CBD come derrata alimentare a causa delle lacune nei dati. Ad oggi l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) non ha autorizzato alcun nuovo tipo di derrata alimentare contenente CBD.
Autorizzazione e sicurezza di nuovi tipi di derrate alimentari
Ogni azienda può presentare una richiesta di autorizzazione per un nuovo tipo di derrata alimentare alla Commissione europea (o in Svizzera all’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV) (sono state presentate numerose richieste per il CBD). La Commissione europea inoltra poi la richiesta all’EFSA per la valutazione scientifica.
Per quanto riguarda il CBD, l’EFSA ha ancora dei dubbi inerenti alla sicurezza. Ha quindi esortato i richiedenti a presentare nuovi dati sulla sicurezza. Fino ad oggi, tali dati sono stati considerati insufficienti per autorizzare il CBD come nuovo tipo di derrata alimentare.
Nota: l’aspetto della sicurezza ricopre un ruolo fondamentale per le derrate alimentari. I requisiti in materia di sicurezza talvolta sono maggiori di quelli per i medicamenti. Questo potrebbe stupire un po’. Per i medicamenti, la prova dell’efficacia (in presenza di una malattia) è in primo piano. Anche la sicurezza del medicamento è molto importante, ma in presenza di determinate malattie (gravi) si accettano anche effetti collaterali se gli effetti sulla malattia sono conseguentemente notevoli. Ciò significa che per i medicamenti il rapporto rischio-beneficio svolge un ruolo cruciale.
Nelle derrate alimentari, per definizione non esiste un effetto farmacologico che scaturisce da un effetto nutrizionale. Qui non contano gli effetti dimostrati sui pazienti (malati). Infatti, se sussistesse un effetto farmacologico sui pazienti, la sostanza/il prodotto dovrebbe essere immediatamente autorizzato come medicamento. Attualmente, esistono medicamenti con estratti di cannabis contenenti THC (principio attivo: dronabinol) o con il cannabinoide sintetico nabilone, ma non esistono farmaci autorizzati con CBD.
A cosa bisogna prestare attenzione quando si fanno acquisti online?
Chi acquista alimenti a uso personale e privato può farlo in tutto il mondo. L’acquisto avviene sempre a proprio rischio e i prodotti non vengono controllati sistematicamente alla frontiera. Per i negozi online con sede o indirizzo di contatto in Svizzera valgono le disposizioni del diritto sulle derrate alimentari svizzero. Chi fa acquisti su un sito estero deve essere consapevole che negli altri Paesi si applicano altre disposizioni in materia di derrate alimentari. Ciò potrebbe significare che gli integratori alimentari, ad esempio, contengono nuovi o altri ingredienti o che vengono proposti in un dosaggio più alto. Accade spesso che gli integratori alimentari contengano sostanze considerate medicamenti in Svizzera. L’importazione è quindi fortemente limitata, possibilmente addirittura vietata.
Prestare attenzione alle offerte di CBD su Internet
Nel 2024, la dogana ha rilevato un aumento delle importazioni di integratori alimentari contenenti CBD dall’America. Questi prodotti vengono commercializzati come «legali» perché non contengono THC (tetraidrocannabinolo, stupefacenti). Non sono assolutamente legali perché, oltre al CBD non autorizzato, contengono altri ingredienti vietati come la melatonina o l’iperico.
Per la vendita in Svizzera spesso vengono arruolati privati che fungono da rivenditori. Questi pubblicizzano i prodotti ad amici e parenti o sui social media e invitano i propri clienti ad acquistarli su un sito Internet americano. In cambio, ai rivenditori viene offerta una provvigione.
Prestare attenzione alle importazioni in generale
Gli integratori alimentari vengono spesso proposti con proprietà curative non consentite (contro dolori, infiammazioni, per il trattamento di disturbi del sonno o il sovrappeso). Occorre prestare attenzione anche ai fatburner e agli integratori per lo sviluppo della massa muscolare, perché possono contenere sostanze vietate per gli integratori alimentari.
Conclusione
Il commercio e la pubblicità di integratori alimentari contenenti CBD sono illegali. Chi non lo rispetta deve fare i conti con sanzioni pecuniarie da parte degli organi di vigilanza competenti (controlli delle derrate alimentari, laboratori cantonali) e con la denuncia. Ciò vale anche per i privati che fanno «solo» pubblicità e rimandano i clienti a negozi online esteri per l’acquisto. A questo proposito, il laboratorio cantonale di Zurigo ha rilasciato vari avvertimenti e ha decretato il divieto di distribuzione e pubblicità per due negozi online.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sconsiglia di acquistare integratori alimentari da tali fonti.
Maggiori informazioni sull’uso della cannabis, della canapa e delle sostanze derivate.